Perchè poveri?

Italiano
Question Title: 
Perchè <font size="32">poveri</font>?
Short answer: 

Studiare la povertà in un’ottica multidimensionale e multidisciplinare è probabilmente il modo più adeguato di farlo. L’Evaluation Research Group ha focalizzato il proprio lavoro di ricerca su un aspetto psicologico, le attribuzioni causali sulla povertà, per comprendere meglio il fenomeno e per suggerire interventi di contrasto più mirati ed efficaci.

Extended answer: 

Perchè poveri? Questa è una delle domande che l’Evaluation Research Group (ERG) si è posto non solo per “descrivere” la condizione di povertà (“Povero è chi dispone di un reddito insufficiente”; “Povero è chi non ha una casa”; “Povero è chi non può neanche progettare di avere una casa”…) ma anche per studiarne le cause percepite: “Perché si diventa poveri? Quali sono le ragioni che conducono una persona in uno stato di deprivazione?”. Come confermato anche dalla letteratura scientifica in questo ambito, i fattori che emergono più frequentemente sono principalmente due, individuali (“E’ povero perché non si impegna abbastanza!”) e strutturali (“È povero per colpa della società o della sfortuna!”). Una delle ipotesi che abbiamo formulato, e che è stata confermata dalle nostre ricerche, è che gruppi di persone con specifiche caratteristiche tendenzialmente preferiscano alcuni tipi di fattori invece che altri: per esempio si è visto come le donne preferiscano spiegazioni di carattere strutturale più frequentemente degli uomini. Il passaggio successivo riguarda la comprensione delle ragioni di queste differenze e dall’altro nell’ipotizzare nuovi e più elaborati profili, ottenuti combinando diverse caratteristiche (ad esempio individui di sesso maschile & benestanti). Work in progress!

Riferirsi ad una realtà lontana da sé o alla propria vita, può influenzare la spiegazione che le persone danno della povertà?  La “distanza” dell’individuo dal fenomeno ha un peso nelle cause che individua di esso? Risultati interessanti sono emersi anche studiando come le spiegazioni della condizione di povertà indicate dalle persone cambino a seconda: per approfondire questo aspetto, le domande utilizzate sono state: “Cosa può rendere povera UNA PERSONA QUALUNQUE?” e “Cosa può rendere povero TE?”. I risultati emersi sono interessanti: ad esempio, i lavoratori autonomi sembrano preferire spiegazioni individuali sia parlando di sé che degli altri, così come gli individui più giovani. La “distanza”, in questi due casi, sembra non avere influenza; ma non è sempre così: in altri casi, infatti, è emerso il contrario, ovvero che, ad esempio, gli individui più anziani preferiscono spiegazioni individuali quando parlano degli altri, ma strutturali quando parlano di loro stessi.

Oltre alla percezione dei fattori di impoverimento, il nostro lavoro di ricerca sulla povertà si focalizza anche su altri temi: sul cercare indicatori più adeguati e innovativi per descrivere questo fenomeno, ad esempio facendo riferimento agli obiettivi che le persone si danno e alla possibilità di realizzarli che percepiscono di avere; oppure se le donne siano soggetti più vulnerabili all’impoverimento e perché. Sono interrogativi su aspetti ulteriori rispetto alla percezione delle cause di impoverimento; hanno, però, l’obiettivo comune di contribuire alla costruzione di un quadro del fenomeno che prenda in considerazione anche livelli riguardanti la sfera psicologica delle persone, le loro percezioni e opinioni, che si trovino in una condizione di povertà o meno.

Contatti: Antonella Rissotto e Maurizio Norcia

Gruppo ISTC: Evaluation Research Group

Publicazioni rilevanti

Norcia, M., Rissotto, A. (2011). Why poor? Representations and causal attributions for poverty. WELL-BEING 2011: The First International Conference Exploring the Multi-dimensions of Well-being. University of Birmingham. Birmingham (UK), 18-19 Luglio.

Norcia, M., Rissotto, A. (2011). Poverty and Wealth: Aims, Difficulties and Belief. International Conference On Social Sciences. The Social Sciences Research Society. Izmir (TUR), 8-9 Ottobre.

Norcia, M., Rissotto, A., (2010). The process of causal attribution for poverty: preliminary results of a survey in Italy. International Society for the Study of Behavioural Development 2012 Biennial Meeting. Lusaka (ZAM), 18-22 Luglio.

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