Pensiamo prima di agire o agiamo prima di pensare?

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Question Title: 
<font size="32">Pensiamo</font> prima di agire o <font size="32">agiamo</font> prima di pensare?
Short answer: 

Una persona responsabile pensa prima di agire, dice il senso comune. Ma è davvero così? All'ISTC il Goal-Oriented Agents Laboratory (GOAL) studia le connessioni tra abilità fisiche e cognitive, mostrando che non sempre il pensiero viene per primo.

Extended answer: 

L'origine delle capacità cognitive avanzate (come la pianificazione, il ragionamento, la comprensione della lingua) è sempre stato studiato in psicologia e, più recentemente, in neuroscienze. All'ISTC il Goal-Oriented Agents Laboratory (GOAL) sta cercando di stabilire forti connessioni tra le abilità fisiche e le capacità cognitive avanzate. Il gruppo sta contribuendo così allo sviluppo di un nuovo approccio, il così detto paradigma "Embodied". Si tratta di una teoria che mira a comprendere il ruolo del corpo nella cognizione a partire da alcune domande cruciali: qual è l'influenza dei processi sensoriali e motori sulle capacità cognitive? Percezione e azione sono due elementi separati, come supposto nelle prime teorie delle scienze cognitive, o sono profondamente interconnessi? Come hanno fatto gli organismi viventi a sviluppare abilità cognitive così avanzate?

All'ISTC l'ipotesi chiave del Goal-Oriented Agent Laboratory è che l'architettura primitiva che regolava le azioni dei primi organismi viventi sta alla base delle abilità cognitive più complesse. In accordo con le recenti scoperte in neuroscienze e in psicologia, il gruppo GOAL individua nei meccanismi anticipatori (ovvero, nella capacità di prevedere situazioni future) la prima forma di rappresentazione astratta. Si tratta di meccanismi che sono emersi durante l'evoluzione per controllare il sistema motorio, e non quello cognitivo; tuttavia il loro utilizzo ha portato allo sviluppo di capacità mentali sempre più sofisticate. Infatti il bisogno di prevedere i risultati di azioni fisiche, dal lancio di una pietra alla costruzione di un oggetto, ha stimolato nell'uomo lo sviluppo delle abilità cognitive. Questo spiega anche perché azioni prettamente cognitive, come il discorso o il ragionamento, attivano ancora nel cervello processi sensoriali e motori.

Il corpo ha quindi un ruolo fondamentale nella cognizione, che è a sua volta regolata dai meccanismi anticipatori tipici delle azioni fisiche. Vista in questo modo, la teoria dell'"embodiment" può probabilmente spiegare il salto dalle abilità fisiche a quelle cognitive. Mostrando che l'uomo, allo stesso tempo, pensa prima di agire e agisce prima di pensare. 

Contatto: Giovanni Pezzulo

Gruppo ISTC: Goal-Oriented Agents Laboratory

Pubblicazioni attinenti

Pezzulo, G. (2011) Grounding Procedural and Declarative Knowledge in Sensorimotor Anticipation. Mind and Language, 26, 78-114.

Pezzulo, G. & Castelfranchi, C. (2009) Thinking as the Control of Imagination: a Conceptual Framework for Goal-Directed Systems. Psychological Research, 73, 559-577.

Pezzulo, G. & Castelfranchi, C. (2007) The Symbol Detachment Problem. Cognitive Processing, 8, 115-131.

 

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CERVELLO / COGNIZIONE / EVOLUZIONE