Comunicato del LaCAM-ISTC sul riconoscimento della LIS

Mercoledì 19 maggio 2021 la Camera dei Deputati ha confermato l’iter di conversione in legge dell’art. 34 che riguarda le “Misure per il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana e l'inclusione delle persone con disabilità uditiva” nel cosiddetto “Decreto Sostegni”.

Il testo riporta che “la Repubblica riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST)”.

Una giornata storica che vede finalmente il compimento di tante battaglie condotte insieme alla comunità sorda attraverso i più disparati palcoscenici, dalle audizioni alla Camera alle piazze in protesta, a cui il nostro Laboratorio ha sempre partecipato.

Fin dagli anni ’80 l’Istituto di Psicologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (oggi Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione) è stato il primo ente pubblico che ha intrapreso in Italia studi sulla Lingua dei Segni Italiana, dimostrando che questa non è un generico “linguaggio gestuale”, né un “metodo riabilitativo”, ma piuttosto una lingua storico naturale che possiede le caratteristiche strutturali proprie di un sistema linguistico.

Condividiamo con tutti la grande gioia per questo riconoscimento finalmente raggiunto dall’Italia che era rimasta l’ultimo paese in Europa a non avere ancora provveduto ad attuare quanto ratificato nel lontano 2009 nella convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Questo importante traguardo deve però essere visto non come un punto di arrivo ma come un punto di partenza.

Tanto deve essere fatto per abbattere i pregiudizi che ancora esistono sulle lingue dei segni.

Tanto deve essere ancora fatto per garantire standard di formazione dei professionisti che lavorano con la LIS.

Tanto deve essere ancora fatto per garantire le migliori condizioni per poter scegliere liberamente anche un percorso educativo di bilinguismo Italiano/LIS.

Continueremo a lavorare per raggiungere questi importanti traguardi insieme.

Il nostro laboratorio ha sempre creduto fortemente che fare ricerca sulla sordità e sulle lingue dei segni significa lavorare insieme a persone sorde competenti in LIS: “non lavoriamo PER i sordi, ma CON i sordi”.

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