La comunità sorda segnante italiana all’epoca del coronavirus

 

 

La comunità sorda segnante italiana all’epoca del coronavirus: lingua dei segni e accessibilità

di Tiziana Gulli* e Virginia Volterra**

(* Gruppo Studio e Informazione Lingua dei Segni Italiana, Onlus -SILIS; ** Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR, Laboratorio LaCAM).

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Introduzione e premesse

In questo periodo storico assolutamente eccezionale è importante chiedersi come stiano reagendo le comunità minoritarie. In un recentissimo articolo (Araabi, 2020) si afferma che, mentre cerchiamo di ridurre i danni che la crisi COVID-19 ha innescato in tutto il pianeta, dobbiamo imparare le lezioni che ci vengono dalla reciproca solidarietà e resilienza svelate da alcune comunità. Nelle pagine che seguono illustreremo brevemente come ha reagito la comunità sorda italiana all’emergenza, riflettendo su quali siano le lezioni da trarre per il futuro. Da subito questo gruppo ha utilizzato nei social le tecnologie visive a distanza in modo estremamente agile, rapido e efficiente. In pochi giorni ha organizzato on line diverse attività in lingua dei segni italiana (LIS): campagne o flashmob, giochi e favole per i bambini, conferenze, dibattiti linguistici e filosofici, canzoni e molto altro. Ha chiesto maggiore accessibilità all’informazione e, anche se con qualche fatica, in molti casi l’ha ottenuta.

Qui di seguito cercheremo di riassumere quanto è avvenuto nel mese di marzo 2020, analizzando come fonti soprattutto Facebook e le principali reti televisive. Prima di procedere, due brevi premesse: una sull’emergenza Covid-19 in Italia e le conseguenze più visibili e immediate che ha potuto avere su le persone con un deficit uditivo, l’altra sulla comunità che utilizza la LIS.

https://web.archive.org/web/20200512223929/http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-comunita-sorda-segnante-italiana-all-epoca-del-coronavirus-lingua-dei-segni-e-accessibilita/

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