L’'organizzazione temporale dei gesti vocalici e consonantici nelle consonanti scempie e geminate dell'’italiano

Le differenze nella durata acustica e percettiva dei foni consonantici possono trovare
spiegazioni in fatti articolatori di tipo differente, quali le diverse posizioni spaziali dei
target e quindi delle ampiezze di movimento, le differenze relative alla velocità dei
movimenti e la diversa sincronizzazione di gesti relativi a sequenze di foni.
Un caso particolare e molto interessante è rappresentato dalle consonanti geminate, cioè
quei segmenti caratterizzati da durate fonologicamente lunghe. Questi segmenti rivestono
particolare interesse perché possono essere confrontati con le loro controparti scempie per
controllare varie ipotesi, da quelle che concernono la diversa posizione dei target
articolatori a quelle relative a possibili cambiamenti nell'organizzazione temporale dei gesti
articolatori in funzione della lunghezza fonologica dei segmenti da allocare nella catena
fonica. Quest'ultima ipotesi si connette anche alla questione più generale riguardante il tipo
di organizzazione prosodica propria di ciascuna lingua, in particolare per ciò che riguarda le
sue caratteristiche ritmiche e la tipologia delle sue unità prosodiche. Per questi motivi,
alcuni studiosi si sono interessati recentemente a quelle lingue che evidenziano un contrasto
fonologico di lunghezza nel loro sistema consonantico, come il giapponese (Smith, 1995;
Löfqvist, 2005; Löfqvist, 2006), lo svedese (Löfqvist, 2006) o l'italiano (Smith, 1995;
Zmarich & Gili Fivela 2005, Gili Fivela et alii, 2007, Zmarich et alii, 2007), e che dal punto
di vista genealogico e tipologico sono molto diverse tra loro.
Nel sistema fonologico dell'italiano si fa un uso pervasivo del contrasto di lunghezza
per le consonanti omorganiche in posizione intervocalica interna alla parola. Studi acustici
e percettivi hanno dimostrato da molto tempo che la durata delle geminate è all'incirca
doppia della durata delle scempie e che la durata della vocale precedente contribuisce a
distinguere scempie e geminate (Bertinetto, 1981). Studi recenti di tipo articolatorio sulla
cinematica delle labbra e della lingua nella produzione di consonanti scempie, geminate e
in gruppo consonantico raccolti con il sistema EMA presso l'ICP di Grenoble (F) su
un'ampia tipologia di gesti labiali e linguali hanno riscontrato [Gili Fivela et alii, 2007] che
il gesto consonantico realizzato da due parlanti italiani (Nord-Ovest e Nord-Est ) non
sembra sovrapposto (overlapped) al gesto vocalico contestuale in "mim(m)a", come
predetto dal modello coarticolatorio "V-to-V" di Öhman (1967) e riscontrato da Smith
(1995). In realtà l'organizzazione temporale reciproca di eventi articolatori quali l'istante di
massima costrizione bilabiale rispetto all'inizio e alla fine del movimento della lingua per la
vocale e l'intervallo temporale tra i due target vocalici ha richiesto l'ibridazione del
modello di Öhman con il modello di organizzazione temporale "V+C" di Browman &
Goldstein (1986).
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Per quanto riguarda l'ipotesi dell'esistenza di target articolatori più o meno "distanti"
per scempie e geminate (Löfqvist & Gracco, 1997; Löfqvist, 2005), i risultati sembrano
puntare verso l'esistenza di target articolatori differenziati per posizione in funzione di
combinazioni particolari di articolatori e tipi di gesti (di apertura o chiusura). Il dato più
forte a favore dell'ipotesi riguarda la velocità significativamente maggiore, con il picco più
vicino al rilascio, per il gesto di apertura delle geminate alveolari in entrambi i soggetti.

Publication type: 
Contributo in atti di convegno
Author or Creator: 
Zmarich Claudio°
Gili Fivela Barbara*
Perrier Pascal#
Savariaux Christophe#
Tisato Graziano°
Publisher: 
EDK Editore, Torriana, ITA
Source: 
4° Convegno Nazionale AISV, pp. 89–104, Arcavacata di Rende (CS), 3-5 dicembre 2007
Date: 
2009
Resource Identifier: 
http://www.cnr.it/prodotto/i/140078
urn:isbn:978-88-6368-046-1
Language: 
Ita
ISTC Author: 
Claudio Zmarich's picture
Real name: